Scaldarsi non è cosa da poco: bisogna conoscersi e sapere ciò che si vuole per ottenere calore. L’anima vorrebbe ogni cosa che reputi bella o migliore di sé trovandosi però costretta a scegliere, là quando desidera raggiungere alcunché: questo perché l’atto di scegliere implica la negazione, quando un momento richiede una scelta, e questa viene presa, si rinuncia inevitabilmente ad ogni alternativa di quel momento. È proprio questa perdita, insita nel processo decisionale, nonché l’istante in cui ci si dispone a rinunciare alle alternative, che l’opera vuole descrivere: un’emozione travolgente, monolitica nella sua melanconia.
L'immagine prodotta in digitale, con lavagna grafica, propone una ragazza seduta per terra appoggiata ad un oggetto che potrebbe essere tanto una stufa quanto una valigia; sul volto si può notare un'espressione ferma, quasi severa, con i rossori di chi ha pianto; lo stile cerca di mantenere un disegno il più possibile naturalistico contrapposto però ad un dettaglio semplificato in macchie dall’ intenzione più decorativa che descrittiva.