sospeso, Giulia Barone
Cinquanta cianotipie su vetro di un tracciato del fondale marino installati con retroilluminazione.
In linea con la poetica dell’artista l’uso di un antico metodo di stampa fotografica dal tipico colore blu ciano, solitamente stampato su carta, per l'occasione trova
il supporto vitreo con la volotà di restituire al mare la tridimenzionalità sotrattagli dallo scatto fotografico e la solità che idealmente incarna.
La ricerca dell’artista si contraddistingue per il carattere mimetico, osservano la natura per comprenderla indaga sulla goccia come espulsione dal potere creativo e generativo nella sfera non-umana.
Da qui la selezione di un tracciato, impronta di uno spazio di indagine risultato del processo che contraddistingue la ricerca dove il mare crea immaginari e fantasie come un filamento di gocce d’acqua dalla terra.