Sperimentazioni tessili partendo dalla ricerca sulla costruzione dell’identità culturale e personale come sistema dinamico, elastico e permeabile alle mille sollecitazioni della vita, partendo dall’analisi storica, psicologica e antropologica. Il tessuto sociale rappresentato attraverso le sperimentazioni tessili, in cui il punto di partenza è la memoria. Memoria materiale e immateriale della cultura di appartenenza e dell’individuo, che attraverso i processi di selezione del ricordo diventa identità.Conoscenze depositate nella memoria degli esseri umani, nei libri, negli artefatti e negli oggetti condivisi dai membri di un gruppo. Queste memorie sono la base di tutte le prove tessili, dove la cultura è un tessuto di significato su cui vengono “depositate” e raccontate esperienze, valori, sentimenti. Esperienze o eventi di memoria come la deportazione in Siberia, la guerra e i traumi transgenerazionali che prendono forma come bruciature, ferite presente e mai cicatrizzate.
Opere tessile realizzate utilizzando diverse tecniche, partendo da quelli tradizionali della cultura romena-moldava: la tintura e la tessitura per poi passare a quelli di un significato simbolico e profondo come la ruggine, macchie, scolorimenti e altre manipolazioni tessili come lo è la mente, facilmente malleabile. Per questo lavoro ho analizzato i conflitti etnici della cultura d’appartenenza per comprendere meglio i dolori in modo tale da evitare un possibile scenario come quello dell’Ucraina. I lavori realizzati riguardano la costruzione dell’identità attraverso la memoria. Il costrutto
dato dal ricordo e oblio, prende forma di tessuti, attraverso tecniche di sperimentazioni differenti: il candeggio e il devorè (l’oblio), il colore (il ricordo) e il tye-dye, per riprodurre le onde cerebrale. La propria storia, i dolori di una nazione vengono trasmessi attraverso le bruciature, una sorta di esteriorizzazione della memoria corporea conservata nei propri ricordi, talvolta anche in quelli dei genitori e antenati.
L’atto di bruciare rappresenta una sorta di sfogo sul tessuto stesso, per esprimere le emozioni negative troppo intense da sopportare come la rabbia, la tristezza, la vendetta, tutto ciò che riguarda il dolore procurato, i pensieri negativi di soggetto/nazione in cui i dolori sono più importanti dei trionfi. La ruggine invece, è un segno del tempo che esercita un potere su ogni cosa, sia che si tratti del cambiamento di un qualsiasi oggetto sia della nostra mente e corpo.
Per quanto riguarda le scritte, sono delle narrazioni storiche e sociali. L’evento storico (che potrebbe essere causa di dolori) narrato attraverso degli oggetti - i libri.