L’opera rappresenta tre situazioni di famiglie in periodi storici differenti, attraverso il cambiamento imposto dall’evoluzione dei tempi. Una denuncia fotografica in successione che intende sottolineare come il così detto progresso possa portare a risultati incerti, discutibili, di criticità del ruolo che l’essere umano ha come unico artefice del suo destino.
Il passato è rappresentato a matita per sottolineare la semplicità, la miseria che connotavano la vita contadina, in un contesto dove la povertà si rispecchia anche nella mancanza di colore.
Il presente e il futuro sono chiaramente evidenti nell’espressione della trasformazione di modalità, usanze, abitudini, risultato di passaggi cronologici privi di una guida e un controllo razionali, nella gestione dei fattori psicologici, ambientali, tecnologici che connotano il genere umano.
Emblematiche le tre figure a destra in basso di ogni quadretto, in particolare l’ultima, dove il robottino gioca a scoprire quello strano oggetto a forma di cuore, a simboleggiare la speranza, il recupero di un organo umano indispensabile per una scelta che conduca ad una conclusione positiva.