Gold ship

Prospettive verticali pretende fare un avvicinamento visuale diverso agli edifici fotografati, guidato dalla necessità di mostrare gli spettacolari e ignorati mondi verticali che coronano le nostre città.

Victor Shklovski l'eminente teorico russo della letteratura, considerava che la quotidianità faceva che si perdesse la freschezza della nostra percezione degli oggetti, in definitiva faceva di ogni cosa qualcosa automatizzata.

Per evitarlo propone la tecnica dello straniamento, che consiste nel creare delle forme complicate, nel far diventare estranei gli oggetti, nel incrementare la difficoltà e l’estensione del processo della percezione, perché in estetica il processo della percezione è un fine a sé stesso.

Utilizzando questo metodo, si cerca di captare l’attenzione dello spettatore, in modo di farlo intrigarsi per quello che sta vedendo, interrogarsi sul suo punto di vista in rapporto con la ripresa e considerare la realtà dello fotografato. Una volta attirata la sua attenzione, si aspira a catturare la sua immaginazione, in forma di farlo considerare che quello che contempla, ha un risultato estetico profondo e inaspettato. In definitiva si incoraggia allo spettatore a levare lo sguardo per scoprire qualcosa della bellezza che possiedono le nostre città e che la routine del nostro vagare fa che ci passi inosservata.