Cicatrici

Camilla Rossi - Italy

INTRODUZIONE: 

Non ricordo la prima, né ricordo l’ultima. So solo che ci sono, che fanno parte di me: Cicatrici. Quei segni che mi ricordano dove sono stata, che mi ricordano Chi sono stata.

Le Cicatrici accomunano tutte le persone: non importa come siano arrivate, non importa la loro dimensione. Non importa il loro colore, la loro forma. Non importa la loro età. Non importa se sono nascoste, non importa se sono invisibili. Non esiste persona al mondo che non celi, da qualche parte, una cicatrice.

Eppure le nascondiamo, non le guardiamo, non le tocchiamo. Non vorremmo nemmeno fossero lí, fingiamo che non ci siano. Portiamo nella pelle meravigliosi ornamenti colmi di forza vitale, ma non riusciamo a vederne la bellezza, come d’altronde succede con tutte le cose comunemente definite difettose.

Ma cosa c’è di più poetico e prezioso di qualcosa di rotto che si riaggiusta, lasciando dietro di sè un’impronta irreplicabile?

Personalmente sono sempre stata affascinata da ciò che ha un aspetto vissuto, che sia un oggetto, un luogo, un edificio, un’opera. Mi piacciono quelle cose che assorbono il tempo e che non se ne vergognano: sono materiche, reali. Perchè cancellare una ruga, se è testimone della nostra vita? Perchè buttare un oggetto rotto, se riparandolo creeremmo qualcosa di unico al mondo? Perchè rifiutiamo cosí profondamente l’idea dell’accadere? Perchè desideriamo cosí disperatamente di apparire immobili? In realtà anche una Cicatrice è immobile, ma la sua immobilità ne è solo la condizione finale: essa in realtà testimonia il movimento, testimonia che il tempo è accaduto ed è passato.

In questo progetto ho deciso di parlare di Cicatrici perchè, davanti ad una società che fugge l’imperfezione rincorrendo l’estetica dell’immobilità, io voglio vedermi scorrere.

IL CONCEPT: 

Creare un libro d’artista mixed media è stato un mio grande desiderio da quando, il primo anno di accademia, ho scoperto questi magnifici oggetti. Ho deciso poi di farne il mio progetto di tesi perchè è ciò che meglio avrebbe riassunto il mio percorso accademico, raccontando di me stessa, di cosa mi piace e di cosa voglio fare nella mia vita.

Questo elaborato affronta un viaggio (esteriore, ma anche interiore) che ha inizio nel momento che precede una ferita e che, passando per la rimarginazione, si conclude con la cicatrice. Si tratta dunque di un susseguirsi di interpretazioni metaforiche e totalmente personali, che puntano a restituire valore (umano e artistico) a qualcosa che viene spesso nascosto, addirittura rinnegato e mai guardato con l’occhio giusto. Il viaggio è accompagnato da una poesia (scritta da me), che è parte integrante della mia visione.

L’obiettivo è quello di portare lo spettatore a percepire distintamente tutte le emozioni e le sensazioni che si provano nei vari momenti rappresentati. L’estetica, infatti, cambia e si evolve man mano che si sfogliano le pagine: colori e forme rispecchiano a pieno ciò che raccontano, consentendo un’esperienza potente dal punto di vista visivo e sensoriale.

Tutto ciò che è presente nel libro è stato creato interamente da me (foto, illusrazioni, applicazioni materiche, testi etc.).

 

I ♥ YICCA

Information concernant l’œuvre artistique

Technique mixte - d'autres
Taille de l'oeuvre - P 13,3 cm | L 18,7 cm | H max: 8,5 cm
Crée le 29 février 2024

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