“MAGDALA” reinterpreta un capolavoro Rinascimentale in un’opera moderna, giocando con una doppia prospettiva. L’astrattismo iniziale si trasforma in figurativo semplicemente spostandosi dall’opera. La sua superficie formata da migliaia di piccoli quadratini si impongono nello spazio che li ospita. Allontanandosi dal quadro, i singoli quadratini, come per magia iniziano a plasmarsi trasformandosi in un immagine nitida e ben definita.