"Refractory" è un lavoro cominciato nel 2022, nel periodo in cui inizia l’invasione russa nei territori dell’ucraina.
In quell’anno una coppia di amici è in dolce attesa.
Lei è ucraina a Livorno, e mi racconta della sua famiglia e di ciò che affrontano.
Questa scultura cresce influenzata da aggiornamenti e chiacchierate in cui si fa il punto della situazione, si cercano soluzioni, si sognano destini per chi tenta il guado di fiumi ben profondi.
Per mesi una rana e poi in maniera consequenziale uno socrpione: Esopo
Mi trovo ad accarezzare la possibilità di un finale nuovo, in cui la traversata riesce senza imprevisti, in cui per quel breve accordo innaturale gli istinti sono sospesi e i due giungono su una nuova riva, ad un nuovo orizzonte.
Refrattari resistono a quel finale.